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I Rangzen, nome tibetano che significa "indipendenza", fanno musica degli anni '60 e ‘70.
Nati nel 1997 sono considerati da molto tempo una delle migliori Beatles Band italiane.

Sono stati recensiti positivamente da "Beatles Ulimited" la più famosa rivista internazionale sui Beatles e da centinaia di articoli su quotidiani e riviste del settore, da emittenti private e dalla RAI che gli ha dedicato oltre a diversi servizi una ripresa di un intero concerto al Naima Club di Forlì. Gran parte del loro repertorio fa riferimento ai migliori brani dei Fab Four ma, certamente, è il "tributo" in generale ai grandi della musica pop una delle loro passioni.

Amano i Rolling Stones, Doors, Jimi Hendrix, Kinks, Crosby Stills Nash & Young, Beach Boys, Spencer Davis Group, Led Zeppelin, David Bowie, Jetrho Tull ecc.

Ascoltare i Rangzen significa ritrovarsi nelle più belle atmosfere delle radici del Rock'n Roll e della Beat music. Difficile, se non impossibile, trovare una band con un repertorio tanto vasto e con una capacità di interpretare magistralmente generi tanto diversi.

Anche nella strumentazione i Rangzen rispettano rigorosamente le migliori tradizioni della Beat Music con amplificatori e chitarre vintage ( un parco sterminato con tutti i pezzi che hanno fatto la storia del Rock inclusi strumenti appartenuti a rock star internazionali ) e in più alcuni strumenti etnici ( tampura, sitar, tabla... ). La formazione: Claudio Cardelli, chitarre; Ricky Cardelli, voce solista, armonica e flauto, (occasionalmente chitarra e tastiere); Francesco Cardelli, chitarra e basso; Enrico “Ciuk” Giannini, tastiere e Marco Vannoni, batteria, tastiere.

I Rangzen sono da tantissimi anni ospiti d’onore al Beatles Day di Brescia, si esibiscono nei migliori locali e club in Emilia Romagna e in Italia ma "soprattutto" si sono esibiti al CAVERN di LIVERPOOL, il locale più famoso del mondo, nel corso della Beatltes Week 1997 e 2006 riscuotendo un grandissimo successo.
Tradizionali le loro esibizioni teatrali a Rimini e altrove, molte delle quali per beneficenza.

Debuttano il 9 gennaio 1998 stipando il Teatro Novelli di Rimini, nell'ambito della stagione teatrale organizzata dal Comune di Rimini, con lo spettacolo "Chiedi chi erano i Beatles" e nello stesso giorno del 1999 hanno fatto il bis con "Like a Rolling Stone". Inizia così per i Rangzen una serie di appuntamenti annuali con la loro città a cui regalano i più significativi tributi agli anni ’60 e ’70.

Sempre al Novelli nel febbraio 2000 hanno presentato "Long Time Gone". Sono stati tra i protagonisti della rassegna "Beatles per Sempre" a Rimini durante la Pasqua 2000.
Il loro quarto appuntamento il 20 febbraio, sempre al Teatro Novelli di Rimini, con "The Summer of Love: la musica, l'amore, il viaggio e..... l'arcobaleno" e nel dicembre 2001 con "It's only Rock'n'nRoll...but we like it!".

Nel Dicembre 2002 hanno festeggiato il 40° dei Beatles con " Love me Do" al Teatro degli Atti di Rimini.
Sempre agli "Atti" nell’ambito di "Cover days" nel 2004 hanno eseguito uno spettacolare tributo a Crosby Stills Nash & Young.
Nel 2007 hanno festeggiato nello stesso teatro il quarantennale di Sgt Pepper "L’Album del Secolo", e tanti altri spettacoli ancora, molti dei quali legati ad eventi benefici.

Hanno prodotto nello Yellow Studio di Gogo Bertozzi il loro primo album "Rangzen" nel 1999 che contiene, oltre ad alcuni brani abbastanza insoliti dei loro beniamini, brani inediti tra cui "Po Rangzen" e "Go Man Go" dedicati al popolo tibetano e "Io Voglio Te" e "Goccia nell’oceano".

Il loro impegno per il Tibet li ha portati ad esibirsi varie volte in manifestazioni a favore della causa del popolo tibetano.
I Rangzen, tra l’altro, dopo essersi esibiti al Tibetag di Zurigo e a Rikon, hanno avuto il privilegio di suonare, prima e unica volta per una rock band occidentale, davanti al Dalai Lama e diecimila tibetani a Dharamsala, in India, in occasione del quarantesimo anniversario della fondazione del Tibetan Children Villane nell’ottobre del 2000.
In quell’occasione hanno eseguito un brano composto durante il viaggio e dedicato al Dalai Lama: "Heart of Tomorrow" il cui testo è di Stefano Dallari.

Nel gennaio 2005 i Rangzen hanno registrato otto brani nel mitico studio 2 di Abbey Road a Londra. Proprio là dove i Beatles registrarono i loro capolavori. Forse questo è l’evento più rilevante ed emozionante della loro carriera. Ne è stato tratto un album, purtroppo quasi esaurito, che il fonico di McCartney Alex Scannel, che ha lavorato con loro alla consolle, ha giudicato “excellent”.
Tantissimi i giudizi lusinghieri sulla band alcuni dei quali davvero degni di nota come quello di
Alf Biknell, autista dei Beatles dopo averli ascoltati: “I’ve seen so many Beatles band in my life but no one with a such great sound like Rangzen..”

Nel 2007 hanno proposto una loro versione maniacale di Sgt Pepper usando gli stessi strumenti usati dai Beatles( inclusi tabla, sitar, corni ecc) e curando l’esecuzione del disco a livelli di perfezionismo definito "imbarazzante" . Hanno portato tutto il "Pepper" live in moltissimi stage eseguendolo per intero.

Nel 2010 si sono esibiti alla Tibet House di New York e hanno radunato, nonostante la temperatura polare, centinaia di Beatles fans al John Lennon Memorial di Central Park.
I Rangzen singolarmente coltivano generi musicali diversi e alcuni di loro hanno una facilità compositiva impressionante. Francesco (conservatorio a Bologna) e Riccardo (grafico all’ ISIA di Urbino) producono musica per colonne sonore già trasmesse in Rai ed altre emittenti e si esibiscono saltuariamente in concerti di musica elettronica e funk.Gogo Bertozzi si esibisce spesso da solo e ha uno studio di produzione audio. Enrico è dottore commercialista. Claudio, farmacista alla Bayer, è presidente della Associazione Italia Tibet, pubblica libri e articoli e produce da anni documentari sul mondo tibeto-himalayano per la Rai. Marco, diplomato in saxofono, ama il lavoro in studio analogico dove riesce a riprodurre in maniera impressionante le sonorità degli anni sessanta.

Tutti assieme i Rangzen diventano semplicemente "il mito dei sixties".

Su di loro tanti articoli di cui diversi li trovate nel sito.
Ecco una "fotografia" dei Rangzen da un articolo del Giornale di Brescia.

"…Dopo ore di coda in autostrada e l’annuncio del probabile forfait, giunge inattesa la notizia che i Rangzen, siano riusciti ad arrivare sul palco del beatles day! Ammetto di non aver mai sentito parlare di questo gruppo riminese e ammetto pure che la pettinatura a caschetto del giovanissimo cantante mi abbia creato qualche…perplessità, ma ecco che dalle prime note capisco di essermi sbagliato, i Rangzen hanno una carica ed una grinta fuori dal comune! Partono con una versione incredibile di “I’ve got a feeling’”, scopriro’ che cantante e bassista sono i figlioletti di Claudio Cardelli, vecchia volpe del beat italiano, Riccardo, il cantante, schiuma rabbia e pose alla Robert Plant, una voce possente e caldissima ci catapulta indietro nel tempo, una spanna sopra tutti e l’applauso finale sembra non voler finire mai, la scelta dei pezzi è assolutamente originale ed unica, proseguono i Rangzen con “hey bulldog”, stessa potenza e stessi brividi fino alla fine di un’esecuzione che appare a tutti la ciliegina sulla torta di questo beatles day 2005.
Nonostante le richieste di bis e gli applausi i Rangzen dovranno abbandonare il palco, tra me penso alla sfortuna di coloro che saliranno sul palco adesso
…"

 

 

Grafica e progettazione: Vito Nacci