pulsante Indice Articoli
Chiamami Città - Rimini 12/24 gennaio 2012
Vivere rock
I Rangzen, molto più che una cover band.
Impegno e vitalità hanno portato Cardelli e i suoi a livelli internazionali
di GIAMPAOLO PRONI
rangzen
I Rangzen
Rangzen è una cover band riminese ormai storica. Ma non è solo la durata, comunque onorevole, che la caratterizza, bensì la capacità di evolversi continuamente fino a diventare una realtà significativa a livello nazionale e internazionale. Questa continua crescita è sicuramente nelle corde del leader e fondatore del gruppo, Claudio Cardelli.
Conosco Claudio da molti anni e non c’è dubbio che rappresenti integralmente, intendo nella vita, il rock.
Il rock è qualcosa che si è, non che si fa. E’ un fenomeno ampio e mondiale, al suo interno vi sono oggi tanti filoni, dall’hard al punk dal classico al rock’n roll. E ogni artista è tenuto a interpretarlo personalmente, perché questo è un requisito del rock. Rock è il modo in cui Claudio sta sul palco con i suoi due figli, Francesco a Riccardo. E’ un modo di vivere questo rapporto famigliare.
Rock è l’impegno che i Rangzen rappresentano per la libertà del Tibet. Rangzen in tibetano significa: indipendenza. Rangzen ha sempre saputo mescolare in modo aperto e forte questa posizione con il suo repertorio, che ha continuato a crescere negli anni fino ad assumere una straordinaria varietà e ricchezza.
Il 19 dicembre 2011 al Teatro Novelli hanno replicato il mitico Concert for Bangladesh,
organizzato nel 1971 da George Harrison, a scopo di beneficenza per il Tibet.
La scaletta della serata va dai Beatles (Rangzen nacque come Beatles band) ai Rolling Stones, da Dylan a Elton John ai Jethro Tull: ma il gruppo può fare un intero concerto anche con brani West Coast, Doors, Hendrix. E la stratocaster di Claudio è assolutamente legittima, ve lo giuro.
La band ha diverse formazioni, e mi perdonerete se per ragioni di spazio cito quella base: oltre a Claudio alla chitarra solista, Ricky Cardelli (lead voice e chitarra), Francesco Cardelli (basso e chitarra) e Marco Vannoni alla batteria, c’è uno dei migliori e più generosi musicisti della costa, Gogo Bertozzi, che ha suonato ovunque, uno dei quei chitarristi alla (ma sì, lo dico!) Clapton: sempre cool on stage e fuori. Impegno, serietà, avventura, fedeltà alle idee, rispetto per le persone, individualità e capacità di fare gruppo, generosità, amore per la libertà.
Il rock è una grande filosofia, che ruota attorno alla musica come esperienza condivisa da chi suona e chi partecipa. Rangzen sono una piccola pietra nella grande casa di Elvis e Bruce. Ma una pietra che rotola.

Video: su youtube.