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L'ECO DI BERGAMO - Bergamo 12 maggio 2012
Rangzen in concerto per il Tibet
I fondi raccolti saranno destinati alla costruzione di un ospedale a Leh
La band esegue cover di Beatles, Rolling Stones e dei big storici del rock
di MARCO OFFREDI
rangzen
I Rangzen: Francesco e Claudio Cardelli

Rock e impegno sociale non stonano mai, anzi suonano sempre in armonia: merito di quel primo grande «benefit concert» per una causa umanitaria pro Bangladesh organizzato da George Harrison al Madison Square Garden di New York nell’agosto del 1971.
Da allora i concerti a fin di bene hanno dato al rock un senso che va oltre i riff di chitarre e le rullate di batteria: dal Live Aid di Bob Geldof del 1985 ai più vicini e sempre più mediatici Live 8 e Live Earth del nuovo millennio, il rock ha riscoperto di essere anche veicolo di pace, uguaglianza e rispetto
dei diritti umani.
Valori, speranze e messaggi che risuoneranno anche questa sera all’Auditorium del Collegio Sant’Alessandro di Bergamo per il «Concert for Tibet» (inizio ore 21, ingresso 10 euro) organizzato dalla onlus Africa Tremila ong, Associazione Italia-Tibet e Roadway for Others.
Una serata per rivivere il mito dei «sixties» tra canzoni che hanno fatto la storia degli anni ’60, con tanto di mostra di chitarre vintage, e per sostenere un progetto umanitario in India del Nord.
L’evento, patrocinato da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Bergamo, ha infatti lo scopo di raccogliere fondi a favore del progetto medico sanitario «Roadway For Tibet» a Leh che prevede la costruzione di un ospedale per l’assistenza medica primaria a 8.000 rifugiati tibetani, oltre all’impiego nel territorio di una clinica mobile e all’allestimento di campi diagnostici e terapeutici nelle zone impervie del Chang Tang.
Sul palco ci sarà la storica tribute band riminese dei Rangzen (nella foto), nome tibetano che significa «indipendenza».
Da sempre impegnati per la causa del Tibet, i Rangzen da anni organizzano eventi benefici a favore dei rifugiati tibetani in India e hanno alle spalle centinaia di live in tutta Europa ma anche nei teatri, nei locali e nelle piazze italiane.
Nel 2000 hanno inoltre avuto il privilegio di suonare, prima e unica volta per una rock band occidentale, davanti al Dalai Lama e a diecimila tibetani a Dharamsala, in India, in occasione del 40° anniversario della fondazione del Tibetan Children Villane.
Nati a fine anni ’90 come Beatles band, gran parte del loro repertorio fa riferimento proprio ai migliori brani dei Fab Four spaziando però anche ai Rolling Stones, Led Zeppelin, Jetrho Tull e sconfinando nel rock americano targato Doors, Jimi Hendrix, Crosby Stills Nash & Young, Beach Boys per un live rock’n roll e beat a 360°.
La formazione è anagraficamente variegata:
accanto alle chitarre «veterane» di Gogo Bertozzi e Claudio Cardelli e alle tastiere di Enrico Giannini, nati musicalmente nei «tempi d’oro», troviamo la voce solista, l’armonica e il flauto e la chitarra di Ricky Cardelli, 27 anni, il basso e la chitarra del ventinovenne Francesco Cardelli e la batteria di Marco Vannoni, 41 anni.
Il concerto di questa sera chiude un percorso culturale di sensibilizzazione alla vicenda del Tibet voluto dai docenti del Collegio Sant’Alessandro e che ha visto i ragazzi partecipare a lezioni, proiezioni e dibattiti. Il concerto sarà preceduto in mattinata in auditorium da un seminario per gli studenti sulla storia della musica rock, pop e blues tenuto dai membri dei Rangzen.

Auditorium S.Alessandro Ore 21

Riccardo_Cardelli
I Rangzen: Ricky Cardelli